Moretto

"Il marocchino diventa moretto. Arriva il caffè politically correct", titola oggi il Giornale a pagina 14. L'articolo racconta che alla buvette di Palazzo Madama i baristi abbiano avuto la direttiva di correggere i clienti, anche i parlamentari. Di fronte alla domanda: "Un marocchino per favore"; la risposta che viene data è: "Voleva dire un moretto, senatore".
Il senatore Franco Orsi (Pdl) ammette: "Mi hanno detto che è una questione di politically correctness. Ora aspettiamo di ribattezzare il cappuccino con un nome meno riconducibile ai frati".

Il marocchino è solo uno dei molteplici modi di chiamare il cappuccino e il caffè. Bruno Bozzetto, uno dei maestri dell'animazione, ne ha fatto uno dei motivi di diversità tra Italia e il resto dell'Europa in un divertentissimo video.

Un blog riporta oltre cento varianti da amaro, ristretto, corto ai più sofisticati macchiattone, moccaccino, frappé.

Il marocchino ha un'origine antica e affatto scorretta. Nasce a Torino come evoluzione del Bicerin di Cavour, viene preparato con una base di caffè espresso, cioccolato fondente in polvere e latte montato a crema. Ma il nome deriverebbe dal colore di un tipo di pelle usata come fascia per cappelli molto in voga negli anni 30 in Marocco, fascia che ha appunto una colorazione marroncino chiara proprio come quella della bevanda.

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