"Il timbro mancante di Formigoni in Lombardia, la firma saltata sul listino Polverini nel Lazio, la candidatura del condannato Conte inserita di nascosto a Caldoro in Campania. Siamo al di là del commentabile". Inizia così l'editoriale del Secolo d'Italia che fa risalire il pasticcio ad "una sorta di partitocrazia senza partiti, dove diventa impresa ardua persino gestire il più classico e burocratico degli adempimenti: la formazione e la corretta presentazione delle candidature". Un "modello sfilacciato" che altro non è se non "l’altra faccia del partito-caserma, dove i colonnelli indicano la linea e la truppa esegue: le Sturmtruppen più che esercito del bene". Tutto ciò ribattezzato con la felice espressione di Effetto Sturmtruppen, una citazione delle micidiali truppe d'assalto tedesche create dalla magica matita di Bonvi.
Commenti