Neologismo derivante dalla crasi tra furbo e fesso. Coniato da Marcello Veneziani che nella sua rubrica "Cucù" su Il Giornale commenta la recente "truffa dei Parioli" che ha visto vittime centinaia di persone tra cui personaggi del mondo dello spettacolo e dello sport. La vicenda, scrive Veneziani, rivela come siano cambiati gli italiani, un tempo divisi da Prezzolini in furbi e fessi. "L’investitore-tipo in queste operazioni è per metà furbo e per metà fesso ... crede di fregare gli altri e poi fregano lui". Appunto, furbesso.
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