"Ho letto lo scritto emarginato in epigrafe con tutta l'attenzione che ha meritato. Nulla più. Vediamo elenticamente perché ... infatti è meridianamente epifanica l'indifferenza contenutistica". Sono le prime righe di una lettera di Vincenzo Lissa, Segretario generale di Ariano Irpino, balzata agli onori delle cronache (vedi articolo di Gian Antonio Stella, Corriere della Sera, 22 settembre 2010, e La Vita in Diretta, Rai Uno, 23 settembre 2010) per l'incomprensibile linguaggio usato. E' probabilmente il più emblematico esempio della deriva del burocratese di questi ultimi tempi. Impallidirebbe persino Plain English, il movimento inglese che si batte contro il burocratese nel regno di Sua Maestà, che nel 1981 assegnò un premio al servizio sanitario che in un documento usò 229 parole per indicare un particolare tipo di letto. Da noi, la Regione Sicilia ne ha impiegate 523 per autorizzare l'allevamento di una coppia di cardellini appartenente ad una specie protetta. Un gruppo di esperti dell'Istituto di teoria e tecnica della formazione giuridica ha recentemente lanciato un corso rivolto a tutti i funzionari delle pubbliche amministrazioni e pubblicato una guida disponibile sul sito PACTO. Ascolta la puntata!
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