Sono i parlamentari di lungo corso "sfortunati che, come recita il foglietto che circola alla presidenza della Camera, «sono interessati dal posticipo della decorrenza dell’assegno vitalizio»". Lo scrive Tommaso Labate sul Riformista.
Si tratta di sessantasei deputati che dovranno aspettare di compiere sessant’anni prima di godersi l’assegno della pensione. "Dal primo gennaio 2013, avranno una sola speranza: essere ricandidati e rieletti. Altrimenti, zac. Per la pensione dovranno aspettare anni e rimediare un’altra fonte di reddito. Quasi come i cittadini normali".
Si tratta di sessantasei deputati che dovranno aspettare di compiere sessant’anni prima di godersi l’assegno della pensione. "Dal primo gennaio 2013, avranno una sola speranza: essere ricandidati e rieletti. Altrimenti, zac. Per la pensione dovranno aspettare anni e rimediare un’altra fonte di reddito. Quasi come i cittadini normali".
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