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Un salto indietro nel tempo, ed eccoci tornati al 21 dicembre 1913. Siamo a New York, ed è l'ultima domenica prima di Natale. Per i lettori del New York World, quella mattina il supplemento Fun ricco come sempre di quiz, enigmi e novelle, presentava una novità, una sorpresa.
I 'capi' del quotidiano avevano chiesto ad Arthur Wynne (nella foto), giornalista angloamericano, un nuovo gioco capace di creare interesse e curiosità nel clima pre-natalizio di quella domenica.
Wynne elabora quello che decide di chiamare il "Word Cross Puzzle", uno schema a forma di diamante che i lettori - come recitavano le istruzioni - avrebbero dovuto riempire con parole in grado di rispondere alle definizioni date. Quali? Ad esempio: "Come si chiama la fibra della palma Gomuti?".
Ma come spesso capita, gli inventori raccolgono gloria più tra i posteri che tra i contemporanei. I primi cruciverba sono pieni di piccoli e grandi errori e la fama delle parole crociate comincerà a spargersi negli Usa ma anche in Europa solo alcuni anni più tardi. Da Word cross il nome si trasforma in Crossword e pian piano compaiono le caselle nere.
In Italia, l'esordio è datato 8 febbraio 1925 su La Domenica del Corriere con un "Indovinello delle parole crociate" e sette anni più tardi nasce il primo giornale dedicato, La Settimana Enigmistica, la rivista - come si legge ancor oggi con una punta di legittimo orgoglio - che vanta innumerevoli tentativi di imitazione.
Il termine "cruciverba" compare in un dizionario per la prima volta nel 1927 e quel curioso neologismo ben presto si radicherà nel costume e nella cultura anche italiana.
Felici primi 100 anni, caro cruciverba.
P.S.: ricorda Stefano Bartezzaghi, figlio di Piero il 'Bartezzaghi' per eccellenza, che la fibra della palma Gomuti si chiama "doh" e da allora viene ricordata quasi esclusivamente per essere stata inserita nel primo cruciverba della storia. Il 'doh' oggi più conosciuto ha un apostrofo in mezzo, "d'oh" ed è la caratteristica esclamazione comica di Homer Simpson, addirittura inserito come 'Doh" nell'Oxford English Dictionary nel 2001 come suono onomatopeico. Bizzarrie delle parole ...
Questo articolo è stato pubblicato su Il Quotidiano del Lazio
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