Maratona tv? Ora c'è il binge-watch

Le chiamavamo 'maratone televisive'. Treccani, nel suo vocabolario online, ne spiega addirittura il senso come "programma televisivo in diretta, della durata anche di diversi giorni, legato in genere a iniziative di carattere benefico (sostenute dai contributi in denaro offerti dai telespettatori)". Tra le più celebri, le maratone telethon.

Ma abbiamo vissuto anche le maratone elettorali, ore e ore davanti alla tv in attesa dei risultati delle elezioni tra commenti, proiezioni, anticipazioni, colpi di scena ... qui, più che nel primo caso, il prestito del termine dalla celebre corsa lascia quasi intendere la fatica, la stanchezza che accompagna gli spettatori davanti lo schermo, quasi dei cloni del leggendario emerodromo ateniese e com'egli pronti a morire esausti dopo l'annuncio del vincitore.

Resettate tutto. Da oggi in poi dovremo usare una nuova espressione, figlia dei tempi e delle nuove tecnologie. Si tratta di binge-watch ed è la parola dell'anno secondo il celebre Collins English Dictionary, il neologismo più efficace del 2015 pronto all'ambitissimo ingresso nelle pagine 'normali' del dizionario.

'Binge-watch' significa, in sostanza, ingozzarsi (binge) di un prodotto tv, come quando ci si mette davanti al video per guardarsi ininterrottamente tutti gli episodi di una stagione di una serie tv. Confesso, a me è capitato tempo addietro con "24" e le spericolate vicende dell'agente federale Jack Bauer.

Il Collins definisce il binge-watching come "to watch a large number of television programmes (especially all the shows from one series) in succession".

Nulla di nuovo, in verità. Quante volte negli anni passati ci siamo ingozzati di puntate con un cofanetto Dvd. Oggi però l'arrivo, anche in Italia, di piattaforma di streaming come Netflix ma anche Sky On Demand, non solo ha riportato in auge questa possibilità ma ne ha fatto decollare anche la particolare espressione linguistica. 

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