Trenord, il servizio ferroviario della Lombardia, ha recentemente inaugurato le carrozze "Safe and Quiet on board". Si tratta di carrozze dove sono presenti una serie di telecamere e di
pulsanti di emergenza Sos che il viaggiatore può attivare in caso di necessità per chiedere l'intervento del personale dell'azienda presente sul treno.
Intervento encomiabile: maggiore prevenzione e sicurezza sono sempre auspicabili a beneficio dei viaggiatori, evitando episodi come quello capitato qualche mese fa a una 22enne di Bergamo presa a
martellate a bordo del treno della linea S5
Treviglio-Varese durante una rapina.
Ma perchè usare una espressione inglese, "Safe and Quiet on board"? Le nuove carrozze a prova di delinquenti non potevano chiamarsi più semplicemente ed efficacemente "Sicure e tranquille"?
Trenord già sul proprio sito internet strizza abbondantemente l'occhio a formule anglosassoni: "discovery train", "buy online" e "circolazione real time" campeggiano nella pagina iniziale (la home page, per intenderci) quando, ad esempio, "acquista online" o "circolazione in tempo reale" sarebbero più comprensibili senza perdere quel senso di modernità che spesso, inopinatamente, si attribuisce al corrispondente inglese.
Se, come ha rivendicato Trenord, uno dei punti centrali dell'azione di rinnovamento è la comunicazione, auguriamoci che lo sforzo dell'azienda non si limiti solo a inglesizzare ciò che in italiano già esiste o può essere altrettanto efficacemente presentato.
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