Per l'attrice Gwyneth Paltrow, il termine matrigna, che nell'immaginario collettivo ha da sempre una connotazione negativa, deve essere sostituito con il neologismo "mamma bonus". Sul suo sito di lifestyle Goop, Paltrow ospita l’intervento della terapista familiare Ashley Graber per favorire una riflessione sul tema a lei molto caro visto che è diventata una "mamma bonus" dopo le sue seconde nozze con il produttore Brad Falchuk, padre di due figli.
Ashley Graber propone di introdurre al posto di “matrigna” (stepmom) il termine “mamma bonus” (bonus mom). «Mi piace usare il termine 'bonus' invece di 'step'», scrive Ashley Graber che estende la sua riflessione anche al mondo maschile includendo nella sua analisi anche l'espressione “papà bonus”.
«I genitori bonus che si rivolgono a me spesso soffrono di ansia perché non riescono a capire quale sia il loro ruolo. E questo può farti sentire di non avere il controllo su nulla». Avere un genitore bonus, quindi in più, può essere - sostiene - un grande vantaggio.
Già in passato, Gwyneth Paltrow usò un termine diverso dal vocabolario comune per parlare del suo divorzio con Chris Martin. In quell'occasione, l'attrice parlò di "consapevole disaccoppiamento" ("conscious uncoupling"), espressione coniata da una famosa terapeuta americana, Katherine Woodward Thomas.
Ashley Graber propone di introdurre al posto di “matrigna” (stepmom) il termine “mamma bonus” (bonus mom). «Mi piace usare il termine 'bonus' invece di 'step'», scrive Ashley Graber che estende la sua riflessione anche al mondo maschile includendo nella sua analisi anche l'espressione “papà bonus”.
«I genitori bonus che si rivolgono a me spesso soffrono di ansia perché non riescono a capire quale sia il loro ruolo. E questo può farti sentire di non avere il controllo su nulla». Avere un genitore bonus, quindi in più, può essere - sostiene - un grande vantaggio.
Già in passato, Gwyneth Paltrow usò un termine diverso dal vocabolario comune per parlare del suo divorzio con Chris Martin. In quell'occasione, l'attrice parlò di "consapevole disaccoppiamento" ("conscious uncoupling"), espressione coniata da una famosa terapeuta americana, Katherine Woodward Thomas.
Commenti