Arcangeli: "Lingua strumento di integrazione fondamentale, ma UK esagera"

"Quando parliamo di integrazione, occorre tenere in considerazione l'importanza dello strumento linguistico. La conoscenza della lingua nazionale è un elemento fondamentale per una qualunque forma di integrazione. Pensare, però, che chiunque arrivi nel Regno Unito debba conoscere preventivamente l'inglese la vedo difficile. Sono per l'idea che nel momento in cui si decide di vivere in un altro Paese, si debba essere messo nella condizione di essere formati per l'apprendimento rapido della lingua di quel Paese", così il linguista Massimo Arcangeli sulla recente decisione del governo inglese di rendere obbligatoria la conoscenza della lingua inglese per chi intende lavorare nel Regno Unito.

Arcangeli ha poi parlato del suo ultimo libro "Senza parole - Piccolo dizionario per salvare la nostra lingua", pubblicato da Il Saggiatore. Il libro raccoglie 50 parole che "non sono estinte ma che si usano poco: da adepto a uggioso e zuzzurellone. Se tornassimo a usarle di nuovo, potremmo recuperare quelle straordinarie sfumature che la nostra lingua può ancora vantare in modo consistente".

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