Virale, la malattia restitusce il senso alle parole



Articolo di Paolo Di Stefano, pubblicato sul Corriere della Sera

Ci siamo crogiolati tanto a lungo nella convinzione che la vera realtà fosse quella virtuale da perdere di vista il senso delle parole. Leggevamo una cosa e ne vedevamo un'altra: astratta, impalpabile, estranea alla sfera dei sensi. Tutti sognavano di essere «virali». 

Gli stessi «virus», d'altra parte, sembravano riguardare i nostri computer molto più di noi. La «virulenza» che temevamo era quella dei discorsi, degli insulti veicolati dalla rete, e «contagiosi» erano gli slogan: i tormentoni, così detti anche se alla fine non hanno mai fatto male a nessuno. Ora, invece, queste parole ci fanno paura. Perché hanno ripreso di colpo tutta la loro concretezza, proprio quella che avevamo tentato di rimuovere in una grande metafora. Ma in questi frangenti i trucchi retorici non funzionano. 

Ne sa qualcosa il povero Don Ferrante, morto di peste nonostante i suoi sillogismi: «In rerum natura, - diceva - non ci son che due generi di cose: sostanze e accidenti; e se io provo che il contagio non può esser nè l'uno ne l'altro, avrò provato che non esiste». La malattia smaschera ogni tentativo di disincarnare le parole. 

Ecco, allora, che il contagio torna etimologicamente a trovare un senso nel tatto, in quella paura di toccare ed essere toccati che risale al verbo latino tangere: quello, appunto, del «Noli me tangere». La paura si fa tangibile, potremmo dire: ritorna di pertinenza del corpo e dei suoi cattivi umori (muco, saliva, lacrime) che in questi giorni ci tengono attentamente a distanza di due metri uni dagli altri. Umori di cui un tempo faceva parte anche il virus: originariamente riferito a un succo velenoso prodotto dalle piante o dagli animali. 

Parola che oggi si è fatta di nuovo spaventosa, e infatti in procinto di essere nuovamente tabuizzata. Depotenziata nella mimetizzazione di sigle apparentemente neutre, come quel Covid («CO- VI-rus D-isease») che sembra dissolvere la malattia nella sintesi di un hashtag.

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