Vera Gheno: "La comunicazione pubblica? In questo periodo, regna una certa confusione"

"La comunicazione pubblica? In questo periodo, mi sembra improntata a una certa confusione", così Vera Gheno, sociolinguista ed esperta di comunicazione e social media, ospite del Salvalingua. "Uno dei miei massimi maestri, Tullio De Mauro, diceva sempre che tutto si può dire in maniera chiara e semplice. Non sono sicura che questo principio sia stato seguito a dovere". E l'esempio classico è il caso 'congiunti'. "Da sempre si discute sul fatto che si possono comunicare al cittadino certe misure in modo diverso. Prendiamo la vicenda 'congiunti'. Ci siamo interrogati per diverso tempo cosa fossero i 'congiunti' e poi siamo passati agli 'affetti stabili', parola polisemica, cioè con diversi significati, e chi decide quali siano". 

Il suo ultimo libro, "Le parole della paura" (Longanesi), Vera Gheno racconta questi mesi segnati dal Covid-19 attraverso le parole più ricorrenti emerse da un sondaggio su Facebook. "Ho chiesto ai miei contatti tre parole più rappresentative di questo periodo e il risultato è diverso da una certa narrazione mediatica, è venuto fuori attraverso le parole il lato intimo dell'isolamento domiciliare e di come ciascuno di noi ha vissuto questo tempo. Parole non sempre negative o espressione di paure, ma che fotografano come nel nostro piccolo ognuno ha continuato a vivere tentanto di peseguire una certa normalità".

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