"Queste derive di politicamente corretto le trovo un poco stucchevoli e rischiano anche di banalizzare un tema che è invece assolutamente serio", spiega Francesco Prisco, blogger e giornalista del Sole 24 Ore. Proprio sul Sole 24 Ore ha recentemente scritto un articolo sui rischi che corrono anche Pippo e Paperino.
"La Disney è una delle società più attente sul politcamente corretta", ma almeno cinque cortometraggi risalenti agli anni Quaranta e Cinquanta potrebbero non essere più disponibili. "L'arte si nutre purtroppo o per fortuna di politicamente scorretto. Il rischio è che se se cominciamo a fare una revisione a ritroso su quanto l'arte ha prodotto nei secoli davvero non si salva nulla", conclude Prisco.
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