"La parola dell'anno? Nel Regno Unito hanno scelto lockdown, negli Usa COVID. In Italia potrebbe benissimo essere una di queste due ma anche pandemia e coronavirus, un termine mai sentito prima". E' il bilancio di Licia Corbolante, terminologa, ospite del Salvalingua.
Ma scegliendo lockdown anche qui da noi, non si dà fiato a chi chiede di usare meno anglismi? "All'inizio anche il sito del governo usava l'espressione 'misure di contenimento', poi lockdown è diventata popolare. Perchè? Una parola breve anche se non immediatamente trasparente, ma ormai tutti comprendono a cosa ci si riferisce. E soprattutto identifica un periodo particolare, quello vissuto la scorsa primavera. Perchè nella seconda ondata anche di fronte a provvedimenti simili, 'lockdown' viene raramente usato, si parla più di 'zona rossa'".
Indulgenti verso lockdown, meno però su 'street food' associato agli straordinari ritrovamenti a Pompei. "E' abbastanza ridicolo e poi è usato male: street food è il cibo non il locale, al limite si sarebbe potuto usare il fast-food dell'antichità. La cosa strana è che sul sito degli scavi di Pompei c'è scritto tavola calda, poi evidentemente qualcuno ha pensato che usando street food si modernizzasse un po' e tutti hanno copiato. Ricordiamoci che il cibo italiano va in giro ovunque nel mondo e noi che facciamo? Usiamo street food".
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