Con la scrittrice Nadia Terranova (per Einaudi ha scritto diversi romanzi l'ultimo dei quali "Trema la notte") parliamo della decisione della casa editrice inglese Puffin di ripubblicare i libri di Roald Dahl (alcune sue opere sono ormai dei classici della letteratura per ragazzi come 'La fabbrica di cioccolato' o 'il GGG il grande gigante gentile') modificandone i testi, eliminando in particolare o edulcorando ogni riferimento al genere, alla razza e al peso, sostituendo o cancellando parole come grasso, brutto, nano.
"Se Dahl riscrivesse oggi i suoi libri userebbe ancora 'grasso' per descrivere un adulto brutto, grasso e cattivo. E questa irriverenza nei confronti degli adulti non è solo fondamentale ma è anche quello che ai bambini piace, ma che diverte gli stessi adulti. Perchè il poter dire delle parole fuori da un contesto quotidiano ma che entrano in un contesto grottesco esagerato è una possibilità che soltanto l'arte ci dà", spiega Terranova. Questo per dire che la letteratura non è l'ora di "educazione civica e le parole bisogna sempre vedere dove si collocano e averne paura in assoluto è ridicolo e offensivo".
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