Marazzini: "Onboarding? Meglio caricare! Renaming? Rinominare. Anglismi inutili quelli dell'app IO"



"Cashback? Avrei preferito un nome più fantasioso, persino il supermercato sotto casa mia per un programma analogo usa la formula 'Spendi e riprendi'". A Claudio Marazzini, Presidente dell'Accademia della Crusca, non piace l'uso eccessivo di anglicismi per un applicazione di alto valore simbolico e morale quale l'app IO che deve garantire la comprensione del testo da parte di un pubblico il più ampio possibile. Ma se su cashback e cashless ormai chiudiamo un occhio, meno tolleranza su quanto accaduto la mattina del 3 dicembre. 

Racconta Marazzini: "E' stato rilasciato un aggiornamento e le novità, che comparivano in Google Play quando si procedeva al caricamento delle modifiche all'applicazione, erano presentate con frasi come 'ora è possibile richiedere assistenza in merito all'onboarding di una carta di credito' oppure 'renaming della sezione pagamenti in portafoglio". 

E' così intervenuto il gruppo Incipit dell'Accademia della Crusca, che riunisce studiosi e specialisti per monitorare uso e abuso di neologismi e forestierismi. "Si tratta di un linguaggio tecnico - spiega Marazzini - che se viene usato dagli informatici tra di loro non c'è problema, ma non può essere lasciato in un'app destinata al grande pubblico. Anche perchè stiamo parlando di termini certo non intraducibili: l'onboarding di un carta di credito è il carimento, renaming vuol dire rinominare". "L'effetto? Si arriva prima al ridicolo, poi all'incomprensione", conclude Marazzini.

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