Coluccia: "Femminicidio, una parola che esprime l'evidente violenza e disprezzo verso le donne"


"Se una società genera forme mostruose di sopraffazione e di violenza, bisogna inventare un termine che esprima quella violenza e quella sopraffazione". Lo scrive nel suo ultimo libro "Conosciamo l'italiano? Usi, abusi e dubbi della lingua", Rosario Coluccia, professore emerito di Linguistica e accademico della Crusca. 

"Se una società - spiega Coluccia al Salvalingua - è dominata, sopraffatta da forme violente di comportamenti, tutto questo si traduce nella lingua che rispecchia la società e le tendenze in cui ci muoviamo. E non basta la parola omicidio a descrivere questo fenomeno". Insieme al professor Coluccia parliamo anche della lingua ai tempi del COVID-19 e dell'espressione 'distanziamento sociale'. E poi, dell'uso e abuso della parola 'cattiveria' nel calcio.

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