Riccardi: "L'italiano è una risorsa per il Paese, usare fondi europei per investire sulla lingua"



"Il primo provvedimento su cui metterei la firma? Una grande piattaforma per l'insegnamento della lingua italiana, per la diffusione dei rudimenti della nostra lingua e per la formazione degli insegnanti", così Andrea Riccardi, Presidente della Società Dante Alighieri, che è recentemente intervenuto con un articolo pubblicato sul Corriere della Sera nel dibattito sul piano nazionale per l'impiego dei fondi europei, il cosidetto Recovery Plan. 

Riccardi ha manifestato grande sorpresa perchè "nè una parola nè un punto di attenzione è stato dedicato nel piano alla lingua italiana, come se la lingua fosse qualcosa da museo. In realtà, la lingua italiana riguarda il futuro del nostro paese". Basta osservare quel che succede in altri paesi che hanno fatto dell'apprendimento della lingua una vera industria culturale. "Il Portogallo investe vari milioni sulla lingua ed è una grandissima risorsa per quel paese". 

Il 2021 ricorre il settecentenario della morte di Dante Alighieri, sarebbe importante che una svolta alle politiche di supporto alla lingua italiana avvenissero proprio quest'anno. "Celebrare Dante non significa pensare a qualche celebrazione con poca gente a distanza di sicurezza, di questi tempi. Dante vuol dire anche una fiducia nella lingua italiana e l'italiano che parliamo oggi è gran parte la lingua di Dante. Non è una passione della Dante Alighieri, di qualche fanatico professore o di qualche italianista: è un interesse nazionale".

Commenti