C'era una volta il cinepanettone, neologismo coniato oltre 25 anni fa per identificare quei film comici che escono nelle sale cinematografiche durante il periodo natalizio. A forza di produrre cinepanettoni, Aurelio De Laurentiis "da consumato protagonista del mondo del cinema" è rimasto vittima di quel copione, trasferendo nel calcio certi stereotipi di quelle pellicole a lui così familiari.
E' il senso dell'articolo di Aldo Grasso sul Corriere della Sera che dopo la scenata del Presidente del Napoli fuori gli studi di Sky in occasione della presentazione del calendario della serie A di calcio, conia il neologismo calciopanettone.
In fondo, spiega Grasso, tra calcio e cinema non c'è molta differenza. Se cinepanettone, secondo certa sociologia, è la messa a nudo della "Italia cialtrona in cui viviamo", analoga cialtroneria investe anche il mondo del calcio: "non quello giocato, ma quello parlato (nelle risse televisive, nella gestione e nelle esternazioni di certi presidenti, nello scandalo scommesse)".
Siamo dunque al calciopanettone, conclude Grasso, citando una affermazione di Christian De Sica: «I cinepanettoni sono ordinari, molte volte ripetitivi, orgogliosamente grossolani». Una definizione, secondo Grasso, "che calza a pennello per alcuni personaggi che girano attorno al pallone".
E' il senso dell'articolo di Aldo Grasso sul Corriere della Sera che dopo la scenata del Presidente del Napoli fuori gli studi di Sky in occasione della presentazione del calendario della serie A di calcio, conia il neologismo calciopanettone.
In fondo, spiega Grasso, tra calcio e cinema non c'è molta differenza. Se cinepanettone, secondo certa sociologia, è la messa a nudo della "Italia cialtrona in cui viviamo", analoga cialtroneria investe anche il mondo del calcio: "non quello giocato, ma quello parlato (nelle risse televisive, nella gestione e nelle esternazioni di certi presidenti, nello scandalo scommesse)".
Siamo dunque al calciopanettone, conclude Grasso, citando una affermazione di Christian De Sica: «I cinepanettoni sono ordinari, molte volte ripetitivi, orgogliosamente grossolani». Una definizione, secondo Grasso, "che calza a pennello per alcuni personaggi che girano attorno al pallone".
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