Babisconi

Babisconi è il soprannome con cui viene ormai definito Andrej Babis, primo ministro della Repubblica Ceca dal 2017, al centro di una protesta popolare che a Praga non ricordavano da trent'anni.

Una parola macedonia che accosta il leader ceco a Berlusconi, non solo linguisticamente, ma anche e soprattutto per le similitudini della sua scalata politica alla storia del fondatore di Forza Italia: tra gli uomini più ricchi del suo Paese, Babis acquisisce un grande impero di società di mass media tanto da finire al centro delle critiche per un'eccessiva concentrazione di potere mediatico, decide di "scendere in campo" con il suo partito Ano e vince le elezioni nel 2017, per finire poi al centro di indagini per frode.


Babisconi è un modulo neologistico piuttosto ricorrente ed efficace nella lingua dei media. E Berlusconi, in particolare, ha dato origine nel corso degli anni a molti neologismi di questa natura: Salvisconi, Veltrosconi, Dalemoni, Grillusconi (in ordine sparsi). Ma la parola Babisconi va oltre il recinto politico nazionale e conferma la riconoscibilità del "caso Berlusconi" nella storia politica italiana e internazionale.

Una delle prime autorevoli attestazioni di Babisconi viene attribuita alla rivista Foreign Policy, ma il termini diventa subito diffusissimo ("Babiš: Budu se za označení "Babisconi" soudit, pokud se web neomluví", Denik, 17 aprile 2015) su tutti i media internazionali.

Frankfurter Allgemeine ha definito Babis "il Trump cèco" e in effetti le politiche perseguite lo avvicinano anche al presidente statunitense. "Come i suoi esempi non dichiarati, Berlusconi e Trump, promette un taglio alle tasse e più libertà d'impresa" (Repubblica, 17 ottobre 2017)

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